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Vestigia romane a Grumento Nova

di Vincenzo Falasca

 

Nel borgo di Grumento Nova si conservano ancora alcuni frammenti di epigrafi antiche, provenienti da Grumentum, murate in alcuni edifici posteriori. Tali iscrizioni sono documentate nel Corpus Iscriptionum Latinarum (CIL) di Theodor Mommsen.

 

Cippo funerario (CIL n. 276)

Murato in un guardino in via C. Danio.

Trascrizione: "VIVEDIO VELICO VIVEDIA SILVANA CONIUGI BE - M - F - C - Q - V - AN - XVI" ("A Vivedio Velico da Vivedia Silvana al coniuge benemerito fece con il quale visse anni 16").

 

Cippo funerario (CIL n. 262)

Murato in un guardino in via C. Danio, a fianco del precedente.

Trascrizione: "D.M. - MARCO PAT. L ET ARRIA MAT FILIO BENEMERENTI FEC QU VIX ANNIS XVIII" ("Agli Dei Mani - Marco pare e Arria madre al figlio benemerito che visse anni 18 eressero [questa lapide]").

 

Iscrizione romana (CIL n. 230)

Nell'orto dell'Arciprete Caputi in via Garibaldi, 64.

Trascrizione: "LUCIO MAGIO MYRTILO (e) CAIO OPSIO OPTATO DI ERCOLE AUGUSTALI" (sacerdoti).

 

Iscrizione romana (CIL n. 235)

Murato nello stesso luogo del precedente.

Trascrizione: "DE SUA PECUNIA" ("Con la sua moneta").

 

Bassorilievo romano

Sulla salita della Chiesa Madre, a sinistra, sulla porta dell'orto Vertunni.

Rappresenta una divinità stesa sul triclinio; probabilmente si tratta di un Apollo Pizio, ossia la divinità di Apollo accompagnata dall'attributo del serpente Pitone sotto il braccio destro. La raffigurazione di Apollo con il serpente rimanda al santuario oracolare di Delfi, in cui il dio era in grado  di svelare, tramite la sacerdotessa chiamata Pizia o Pitonessa, il futuro agli esseri umani.

 

 

 


 

Copyright testo e immagini (ove non inseriti altri riferimenti) di Vincenzo Falasca.