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I monasteri femminili

di Vincenzo Falasca

 

Monastero di Santa Croce

Semicolonna del chiostro di Santa Croce (fotografia di V. Falasca)Rappresenta sicuramente il più antico dei due monasteri femminili di Saponaria.

Dice il Ramaglia "Questo monistero fu costrutto dalla comunità saponariense negli stessi tempi che fu costrutta la Saponara...", ovvero nella prima metà dell’XI sec. d.C.

Venne, alle origini, posto sotto la Regola di San Basilio. Dopo il terribile sisma del 16 dicembre 1857, di esso non resta più nulla ad eccezione di una semicolonna del chiostro, la parte superiore di un arco e un frammento del muro di cinta. Si trovava sotto la chiesa madre di fronte alla Portigliola.

 

Monastero di San Giovanni Battista

Pianta del monastero di San Giovanni Battista (Archivio di Stato di Potenza-Fondo Int.)Fondato il 23 ottobre 1614 dalla contessa Isabella Gesualda, moglie di Ferdinando Sanseverino. La sua struttura, Cinquecentesca, è rimasta quasi intatta scampando parzialmente al sisma del 1857. Oggi è di proprietà privata.

Era un monastero di tipo aristocratico, e vi si monacavano le fanciulle appartenenti a famiglie nobili e benestanti.

Nella Platea dei beni del monastero della fine del XVIII secolo si legge "Contrada Mancoso: il venerabile monistero di donne monache sotto il titolo di S. Giovanni Battista".

La prima "Priorissa" fu Crisostina de Palo, napoletana.

Il monastero venne soppresso il 24 ottobre 1832 e unificato a quello di Santa Croce.

 

 


 

Copyright testo e immagini (ove non inseriti altri riferimenti) di Vincenzo Falasca.